Paolo Caruso: drums, hand trap-set, berimbao
Guido Sodo: chitarre, voce
Adriano Rugiadi: basso elettrico, percussioni
Un concerto dedicato interamente alla musica di Pino Daniele e alla sua grande sensibilità di compositore e interprete, un poeta che ha cantato l’amore, il disagio, la magìa, la voglia di evasione di una Napoli certo non rinchiusa fra le strette mura della pizza e del mandolino.
Pino Daniele è stato – a Napoli e poi in tutta Italia – un’icona, una rivoluzione della musica, del modo di farla, un artista che ha aggregato tutte le fasce sociali napoletane, dal popolo da cui proviene alla borghesia e agli intellettuali. Il primo a Napoli a radunare centinaia di migliaia di persone in un concerto in piazza del Plebiscito, in un clima surreale e magico per chi è riuscito a raggiungere la piazza, che anche a piedi non ci si muoveva… Il primo – nel suo genere musicale – a creare sinergie con l’America, a collaborare coi musicisti americani, intreccio questo fra Napoli e l’America molto forte per la presenza a Napoli dei soldati americani dal dopoguerra in poi. Pino ha lasciato Napoli, e anche questo crea un’affinità per chi ha fatto la stessa scelta.
Fonte: EventieSagre
Il 7 giugno 20014, in occasione del vernissage della mostra “Seven Stars” di Saimir Strati, il Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera ospita il live dei Cantodiscanto. Lo storico gruppo è nato agli inizi degli anni ’80 come folk band per poi allargare la proposta musicale alla musica popolare mediterranea.
Chitarra (classica e portoghese) darbouka, cajon, pandeiro, oud sono alcuni degli strumenti utilizzati dai Cantodiscanto per disegnare la loro mappa sonora. La band ha esordito nel mercato discografico nel 1997 con “Cercando la terra” per poi realizzare una serie di dischi nei quali hanno sperimentato il folk di matrice araba, napoletana, salentina-pugliese, ispanica, lusitana. “Tutto il mondo è paese” del 2006 è la loro opera migliora, dove la miscela tra folk “diversi” rende unica la musica dei Cantodiscanto.
A Pontedera la band presenterà il suo ultimo lavoro, “Todo el Mundo a Cantar”, un disco che conferma la grande capacità di sintesi del gruppo nella contaminazioni del folk che abbraccia Napoli e al Mediterraneo.
Fonte: La Kinzika
VENTISETTESIMA EDIZIONE XXVII EDIZIONE – SABATO 29 MARZO ORE 21:15
PAOLO CARUSO & FRANCO COSTANTINI – “NESSUNO”
Paolo Caruso – percussioni, suoni e colori
Franco Costantini – instant reading
ANTONELLO SALIS & HAMID DRAKE “ INDUO”
Antonello Salis – pianoforte, fisarmonica
Hamid Drake – batteria, percussioni
Alcuni video della serata.
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Mercoledì, 19 giugno 2013 alle ore 21,30 presso il Teatro Biagi D’Antona, via Giorgio La Pirra 54 a CastelMaggiore (Bo) si terrà la presentazione di “Nessuno”.
Nella serata interverranno vari ospiti come “Guest Star”: Guido Sodo (Cantodiscanto), Maurizio Piancastelli (Stadio), Giorgio Cavalli (Vinicio Capossela, Jannacci)… e tanti altri!!
CASTEL SAN PIETRO | Fabio Ravaglia
Tra le recenti produzioni dell’etichetta discografica indipendente di Castel San Pietro «Peter’s Castle Records» spicca il cd Nessuno, primo lavoro solista del bravo percussionista siciliano, oramai castellano d’adozione, Paolo Caruso. Da anni sulla scena musicale italiana dopo aver seguito i corsi di specializzazione del «Drummer’s Collective» di New York sotto la guida di personaggi come Cyro Baptista, Caruso non ha mai smesso di studiare, approfondire la grande arte delle percussioni con il suo mondo, i suoi strumenti e le sue diverse tradizioni. Musicista eclettico, aperto, curioso, nel corso della sua carriera si è impegnato in diversi generi spaziando dalla canzone d’autore di Luca Carboni e Vinicio Capossela al pop degli Stadio e di Neffa, fino al jazz, alla musica brasiliana, alla musica popolare italiana e alle collaborazioni teatrali con personaggi come Paolo Rossi e Andrea Roncato. Questo suo nuovo cd intitolato singolarmente “Nessuno” ha avuto una lunga gestazione e vede al fianco di Paolo molti musicisti con i quali negli anni ha collaborato in diversi contesti e progetti. Troviamo il trombettista castellano Maurizio Piancastelli, con il quale aveva condiviso l’esperienza discografica dei «Rara Avis», un interessante progetto di etno jazz realizzato nel 1993, i sassofonisti James Thompson e Guglielmo Pagnozzi, il pianista Pippo Guarnera, i chitarristi Giancarlo Bianchetti e Giorgio Cavalli e ancora la cantante Silvia Testoni e Guido Sodo, voce e mente dei «Canto e Discanto». Nelle tredici tracce che compongono il cd, Caruso spazia nel suo universo musicale, alternando generi diversi, mischiandoli ma soprattutto cimentandosi con passione e competenza nel suonare una vasta gamma di strumenti a percussione dal berimbao alla kalimba, dal darboka al pandeiro. Un lavoro convincente, curioso, che pulsa della personalità del suo autore collocandosi fuori da schemi precostituiti, difficile da incasellare.